Siamo NATI NELLA CONDIVISIONE e saremo in grado di realizzarla solo quando capiremo che... "Ogni potere è debole, a meno che non sia unito" Jean de La Fontaine
notaresco nel cuore del... web!
mercoledì 31 marzo 2010
L'arte dello SHIATSU a Notaresco
È un'antica tecnica orientale che aiuta sulla via del miglioramento e della prevenzione del benessere fisico e psichico.
E' un'arte che utilizza oltre la pressione delle dita anche quella del palmo della mano e del gomito.
È utile per mantenere ed acquisire uno stato di benessere generale e uno stile di vita.
Il Maestro di Judo Nilo Candelori opera su Notaresco anche come operatore shiatsu e massaggiatore muscolare.
Per cosa puó servirti lo shiatsu?
DISTURBO DELLE ARTICOLAZIONI;
MAL DI SCHIENA;
MAL DI TESTA;
SCIATICA;
CONTRATTURE MUSCOLARI;
DISTURBI DI INSONNIA E ANSIA;
STANCHEZZA;
TUNNEL CARPALE;
ARTROSI CERVICALE;
ECC...
Guarda la slideshow SHIATSU - ENERGIA VITALE dello scorso 6 marzo
Incontra il Maestro Nilo Candelori preso la palestra Judo Club Yawara e prenota una seduta chiamandolo al numero 328-21.99.779 o al 328-18.37.024
Grazie di cuore!
Luca
martedì 30 marzo 2010
REAL MADRID? NO REAL NOTARESCO!
Non lo so!
E del suo successo italiano?
Non so neanche questo!
Forse perché é uno sport di squadra, é una tradizione popolare, é un'attivitá fisica che si puó svolgere a tutte le etá, forse per altro...
E del successo notareschino?
Qui la risposta é certa: il Presidente Andrea De Patre!
Se il Real Madrid non brilla per risultati (sta bruciando a fuoco lento) e il suo presidente non sa come giustificarsi davanti alle telecamere, il nostro Andrea De Patre é a suo agio nel raccontare l'annata che volge al termine in tranquillitá, il calciomercato ed essere fiero del suo autobus...!!!
Eccolo sul sito NNC che ci parla del suo REAL NOTARESCO in questa intervista esclusiva.
Grazie di cuore!
Luca
IL DEBITORE ATENIESE
Dopo averla letta, fai tu le connessioni che piú ritieni opportune. Io non voglio influenzarti inserendola, ad esempio in politica, dicendo che molti per il proprio tornaconto affermano, con la massima tranquillitá, le più assurde menzogne.
Oddio, che ho fatto, ti avró influenzato?
Oggi sono ufficiali tutti i dati e le sorprese sulle votazioni e a destra come a sinistra puoi divertirti a riconoscere i tanti creditori ateniesi...
Ad Atene, un debitore, a cui era stato ingiunto dal creditore di pagare il suo debito, sulle prime lo pregò di concedergli una dilazione, dichiarando che si trovava in cattive acque. Non riuscì però a convincerlo; e allora gli portò una scrofa, l’unica che possedeva, e, in sua presenza, la mise in vendita. Gli si avvicinò un compratore, chiedendo se quella era una scrofa che figliava, e lui l’assicurò che non solo figliava, ma presentava anche una particolarità straordinaria: alla stagione dei Misteri figliava femmine, e per le Panatenee, maschi. A questo discorso, l’ascoltatore rimase a bocca aperta. Ma il creditore soggiunse: " E perché ti meravigli? Questa è una scrofa che, per le Dionisiache, ti figlia anche dei Capretti"
ESOPO su Wikipedia
E noi a Notaresco possiamo sentirci esclusi da questa etichetta solo perché geograficamente e cronologicamente siamo lontani da quella Atene o abbiamo anche noi qualche debito da saldare?
Grazie di cuore!
Luca
lunedì 29 marzo 2010
Bravi maestri e regole morali contro la società «liquefatta» (F. Alberoni)
Il ragazzo non sa le poesie ma conosce le canzonette, non segue i comandamenti morali ma «ciò che dicono i compagni », non conosce i classici ma quello che dicono i personaggi televisivi. La pedagogia che livella tutto sul basso per eliminare le differenze, in realtà ha avuto come effetto di rendere ignoranti milioni di persone e di privilegiare quelli che potevano andare nelle università e nelle scuole di eccellenza dove trovavano maestri autorevoli e programmi rigorosi. Perciò oggi sono sempre più numerosi coloro che pretendono una scuola più seria, più rigorosa, con insegnanti preparati e più autorevoli. Ma incominciano anche a capire che sono indispensabili delle norme morali di base interiorizzate, apprese fin dall’infanzia. Non puoi aspettare che il bambino impari da solo che non deve rubare o angariare i suoi compagni. Devi insegnarglielo e far sì che se lo imprima nella mente, diventi una abitudine. Infine stiamo anche capendo che il nostro ordine sociale è fondato sul comandamento fondamentale: «Comportati con l’altro come vorresti che lui si comportasse con te». Un comandamento che non può esser dimostrato con un calcolo dei costi-benefici. O lo accetti o non lo accetti. In cinquant’anni siamo passati dall’autoritarismo più cieco all’anarchia più totale, dalla società più rigida a quella più sbriciolata, liquefatta. Ma non si va oltre il liquido, si deve incominciare la ricostruzione.
Francesco Alberoni(fonte: Corriere della Sera del 29 marzo 2010)
www.alberoni.it
IL SEGRETO DEL CAMBIAMENTO
Prendo lo spunto per condividere, con i lettori di NNC che ci seguono numerosi, e riflettere sul messaggio che contiene questo scritto.
La prima forma di responsabilitá, per aiutare e far crescere il mondo in cui ci si trova e gli altri che ne fanno parte, é impegnarsi su se stessi e credere in quelle che sono le proprie risorse, i propri obiettivi e i propri valori per viverli e affermarli.
Con una squadra organizzata e preparata si puó pensare ad un "serio" cambiamento ma se all'interno della squadra ognuno non conosce il proprio ruolo e non s'impegna per migliorare quello che puó fare, quello che puó offrire, quello che puó aiutare per far crescere un territorio, la squadra é solo l'armata Brancaleone!
"Quando ero giovane e libero e la mia immaginazione non aveva limiti, ho sognato di cambiare il mondo;
Grazie di cuore!
Luca
sabato 27 marzo 2010
FESTA "YES WE BIKE"
In una discoteca della costa (top secret!), dopo aver pedalato e pedalato, Giovanna Gotta e Raffaele Di Marcello, in forma strepitosa, hanno fatto vedere cosa sono capaci di fare anche senza le loro bici...
Meritati festeggiamenti, meritata celebrazione e meritata vetrina per i due organizzatori.
Grazie di cuore!
Luca
venerdì 26 marzo 2010
I CAMPIONI DI DOMANI SI ALLENANO OGGI!
C'é da fare un applauso a questi ragazzi per la loro passione e per il loro impegno vista la mancanza di campioni (italiani) da imitare. Molti ragazzi hanno preferito dedicarsi ad altre discipline dove gli esempi nostrani tirano di piú. Così, visto l'andazzo, buona parte dei campi sono stati convertiti verso i più "commerciabili" campi di calcetto.
Grazie all'impegno dei Maestri, grazie all'impegno dell'amministrazione comunale, grazie all'impegno delle famiglie e dei loro ragazzi, tutto questo a Notaresco non é successo.
NON ABBIAMO STACCATO LA SPINA!!!
Il motto per gli sport giovanili a Notaresco é: "non tutti diventano campioni ma tutti diventano adulti. Aiutiamoli a diventarlo nel modo migliore possibile".
Ecco i protagonisti:
Alberto
Alessia, Matteo e Giorgio
Grazie di cuore!
Luca
Triathlon d'amore!
Ma veniamo a noi: cos'é il triathlon?
E cos'é la forza dell'amore?
E come queste due cose si fondono e ci commuovono?
Andiamo per ordine.
Triathlon: 3 sport insieme che si svolgono di seguito che sono il nuoto, il ciclismo e la corsa. È uno sport individuale.
INDIVIDUALE!
E allora il TEAM HOYT?
Calma...
Si chiamano ironmen quelli che lo praticano perché sono davvero uomini di ferro. Le distanze sono lunghe (per saperne di piú leggi qui) e ci vuole molta determinazione, costanza, forza fisica e mentale, preparazione continua e concentrazione massima, attrazione per le imprese "impossibili", coraggio e tanto amore per mettersi in gioco e arrivare fino in fondo.
Sei d'accordo?
Sí?
Se sei d'accordo su quanto detto fin qui non hai visto ancora niente sulla forza dell'amore, della determinazione, del coraggio, dell'attrazione per le imprese "impossibili"!
Ora quel genitore avrebbe potuto piangersi addosso per aver avuto la "sfortuna" di un figlio disabile o avrebbe potuto passare alla storia.
Nel silenzio, ha scelto...
Dick & Rick Hoyt
(Team Hoyt)
Questi sono gli esempi che mi piacciono e mi ispirano.
Grazie di cuore!
Luca
giovedì 25 marzo 2010
Il Maestro di Judo: Nilo Candelori
L'idea che ha del Judo il Maestro Nilo Candelori è straordinaria: "può essere anche una competizione, ma la cosa non é fondamentale".
Aggiunge: "è qualcosa di più grande e ha la finalità ad un benessere psicofisico dell’essere umano e ad una sua crescita personale".
Il Judo é un percorso educativo per corpo e mente. Aiuta a migliorare le proprie energie, confrontarle e metterle a disposizione di altri in un clima di condivisione, apertura, reciproco rispetto e fiducia, usabilitá di conoscenze e prosperità di Valori, di Educazione, di Disciplina.
Il Maestro Nilo Candelori
Allenamento
Grazie di cuore per l'impegno e la passione!
Luca
Nick Vujicic
Un esempio!
Un esempio che mi piace.
Un ragazzo, dall'altra parte della terra, ci insegna come fare il meglio di quello che abbiamo a disposizione e di quello che possiamo realizzare con le nostre forze quando non tutto ci é dato come avremmo voluto!
Un video da da condividere con gli amici e le persone care.
Un video da vedere in famiglia insieme ai figli.
Un video da mostrare nelle scuole.
Un video da proiettare nelle sedi delle societá sportive.
Un video che dá forza e coraggio nelle proprie possobilitá.
Un video che insegna la speranza nel costruire il proprio futuro.
Un video che ci dá la consapevolezza che non ci manca nulla, se non (a volte) solo la buona volontá...
Un video sulla grandezza di Nick Vujicic.
LIFE WITHOUT LIMBS
Grazie di cuore!
Luca
mercoledì 24 marzo 2010
La chiocciola entra al MoMA di New York
No se lo scopo è esprimere la forza e la flessibilità delle nuove regole che governano le culture piú avanzate, i paesi all'avanguardia, i modelli piú efficaci. Quelle/i basate/i su: APERTURA – CONDIVISIONE – USABILITÁ
Io l'articolo di oggi sulla “@” l'ho letto cosí:
Apertura: quando si accetta un simbolo e lo si fá proprio.
Condivisione: quando si uniscono le culture attraverso un simbolo.
Usabilitá: quando il simbolo é di tutti e non ha prezzo.
Questa é un'idea/notizia importante sulla capacitá potenziale e sull'ottimismo reale di una nuova cultura universale, che prende un piccolo contributo anche da Notaresco (TE)!
Grazie di cuore!
Luca
fonte: Corriere della Sera
UNITÀ DI MISURA - Nei fatti, il MoMA non ha sborsato nulla per esporre un simbolo che l'esplosione di internet ha fatto diventare universale e non si riserverà alcun diritto sulla sua riproduzione. «È la prima opera veramente gratuita del MoMA, anche se non è l'unica senza prezzo». Per spiegare i motivi della scelta d'includere la chiocciola nel tempio mondiale dell'arte moderna, la curatrice ripercorre la storia curiosa di un simbolo tipografico già presente in alcuni documenti del settimo secolo dopo Cristo, in cui veniva usato per ridurre a un unico tratto di penna la preposizione latina "ad". La @ poi si trasformò in un'unità di misura commerciale: nella Venezia del sedicesimo secolo stava a indicare l'anfora di terracotta, usata dai mercanti per quantificare i propri scambi. Il legame con il commercio si mantiene fino al diciannovesimo secolo, quando la @ viene inclusa all'interno della tastiera della macchina da scrivere per poi essere inserita, nel 1963, all'interno di sistema ASCII, ovvero quell'insieme di caratteri riconosciuti e rappresentabili dai computer, come abbreviazione dell'allocuzione "at the rate of" ovvero "al prezzo di", che diventava semplicemente @, "at".
CANE, GATTO, TOPO - A ridisegnare l'uso della @, che in realtà giaceva pressoché inutilizzata sulla tastiera, fu l'ingegnere elettronico Ray Tomlinson, inventore del primo sistema e-mail, che diede al simbolo il significato che oggi tutti conoscono, sebbene la sua interpretazione visiva cambi da Paese a Paese: gli italiani e i francesi la chiamano chiocciola, per i russi è un cane, per i finlandesi un gatto arrotolato, per i cinesi un topo, per i tedeschi una coda di scimmia. E l'inserimento nella collezione del MoMA è proprio un omaggio all'intuizione di Tomlinson, che seppe ridare nuova vita a quel carattere, in cui «si ritrovano tutti gli elementi, come la semplicità, l'essenzialità, l'eleganza, propri della modernità».
Elvira Pollina
Cioccolato Centini: SCONOSCIUTO A NOI, CONOSCIUTO NEL MONDO!
Ma lo sai perché si dice: "fare una figura da cioccolataio" quando si fá una brutta figura? Ho trovato sul web queste spiegazioni: un modo di dire relazionato con il cioccolato non poteva che nascere a Torino, ai tempi del re Carlo Felice di Savoia (1765-1831). Fare una figura da cioccolataio vuol dire fare una gran brutta figura, una figura barbina, meschina. Intorno al 1830 a Torino l’industria del cioccolato aveva già raggiunto livelli di altissima specializzazione; di maestri cioccolatieri ce n’erano molti, ma non ci è stato tramandato il nome di colui che, arricchitosi vistosamente grazie alle nuove tecniche di elaborazione del cacao, si permise la sfacciataggine di girare per la città con una carrozza trainata da ben quattro cavalli, quando invece i borghesi dell’epoca normalmente utilizzavano il tiro a due. Il re Carlo Felice chiamò urgentemente a corte quest’uomo per fargli una severa ramanzina, in quanto “il re di Sardegna, Cipro e Gerusalemme” uscendo con la sua quadriglia, “non poteva essere scambiato per un cioccolataio”.
Ezio Centini con le brutte figure non c'entra proprio nulla, anzi é l'orgoglio del nostro territorio.
E come mi piace ripetere: "sconosciuto da noi, conosciuto nel mondo!"
Il cioccolato Centini, che passione!
Grazie di cuore!
Luca
FOSSE ARDEATINE - 24 MARZO '44
Qualcosa di straordinario... penso!
E un salumiere tedesco che vive in Argentina puó finirci?
Cosa avrá fatto di "straordinario" nella sua carriera per meritare tanto?
Scopriamolo nel video di oggi, di Ascanio Celestini, che é un ricordo di quella che é stata una delle pagine piú tristi della nostra storia: l'eccidio delle Fosse Ardeatine.
Da Wikipedia: L'eccidio delle Fosse Ardeatine è il massacro compiuto a Roma dalle truppe di occupazione della Germania nazista il 24 marzo 1944, ai danni di 335 civili e militari italiani, come atto di rappresaglia in seguito a un attacco partigiano contro le truppe germaniche avvenuto il giorno prima in via Rasella. Per la sua efferatezza, l'alto numero di vittime, e per le tragiche circostanze che portarono al suo compimento, è diventato l'evento simbolo della rappresaglia nazista durante il periodo dell'occupazione.
Per non dimenticare.
Grazie di cuore!
Luca
martedì 23 marzo 2010
TAURUS 04: UNA PICCOLA REALTÁ CON UN GRANDE CUORE
Dopo il tennis, il basket, il judo, oggi é la volta del calcio.
Parla il simpaticissimo Presidente della Società Sportiva Dilettantistica Taurus 04, Pietro Sincero, ascoltiamolo...
Grazie di cuore e forza Taurus!
Luca
La Ville de Notarescó?
La Ville de Notarescó?
SIAMO TUTTI AVVERTITI!!!
Ecco l'articolo del "Corriere della Sera" di Massimo Nava del 22 marzo.
Baverez: «Sarkozy ha deluso quelli che speravano in riforme profonde»
L'intellettuale: «La sconfitta elettorale è la conseguenza di un metodo sbagliato e della rinuncia a scelte incisive»
PARIGI— Nicolas Baverez, economista e storico, fra i primi intellettuali francesi a salutare con favore il programma del presidente Nicolas Sarkozy, è oggi fra i più preoccupati e delusi. «La sconfitta elettorale— sostiene— è la conseguenza di un metodo sbagliato e della rinuncia a riformare con scelte incisive. Sarkozy non viene punito dagli elettori perché ha osato cambiare la Francia, ma perché non ha fatto abbastanza. Il progetto riformatore si è perso per strada, pur con diverse attenuanti».Quali?
«Il presidente ha scommesso sulla crescita e sulla mondializzazione per sbloccare la società e il modello economico francese. La crisi finanziaria ha scombinato le carte, ma gli ha offerto la possibilità di fare cose importanti sulla scena internazionale e di rafforzare la sua immagine all’estero. Inoltre è riuscito a mettere in cantiere misure per tamponare gli effetti della crisi sull’economia francese e limitare la recessione. Ma la disoccupazione è aumentata e la spesa pubblica pure. Oggi la Francia è il Paese che in Europa sottoscrive più debito, sopravanzando l'Italia, la Germania e il Regno Unito. Oggi il debito per abitante in Francia è superiore a quello della Grecia! E la disoccupazione a questi livelli crea una nuova ondata di poveri e di esclusi. In queste condizioni, Sarkozy si è mostrato coraggioso a Davos, ma prudente, quasi pusillanime di fronte ai sindacati e ai funzionari pubblici. Così le riforme si perdono per strada».
Che cosa dovrebbe fare a suo avviso nei prossimi mesi?
«È lo stile di Sarkozy che dovrebbe cambiare, non la strategia e il programma di modernizzazione del Paese. In questi mesi, ha confuso le priorità, che dovevano andare agli investimenti e alla riduzione del peso dello Stato, e ha perso il consenso dei cittadini che lo avevano eletto su un programma di riforme profonde del sistema-Paese. Sarkozy sembra tentato da un patto con i sindacati per arginare la crisi sociale, con il rischio di riconsegnare la Francia al socialismo statalista e al partito ecologista, tutto a discapito della crescita».
Come interpretare l’atteggiamento degli elettori, da un lato astensionisti in massa e, dall'altro, ancora sedotti dal Fronte Nazionale?
«Le due malattie della democrazia sono l'astensione e l'estremismo. Non è un buon segno per la democrazia francese».
L'astensione ha penalizzato la destra e avvantaggiato la sinistra, ma il partito socialista e i verdi non recuperano grandi masse di cittadini. I giovani si astengono. Gli operai votano il Fronte.
«La vittoria della gauche è tuttavia incontestabile. Nessuno ci avrebbe creduto fino a qualche mese fa, quando il partito socialista era sceso ai minimi storici. Lo scarto fra destra e sinistra non è mai stato così ampio. Inoltre, il partito socialista recupera l’alleanza con le frange di sinistra e i verdi occupano un forte spazio d'opposizione. La destra invece non ha riserve di voto e vede crescere il Fronte Nazionale. Rischia di dover affrontare un’equazione impossibile. È la conseguenza di un grave errore tattico del presidente Sarkozy che ha giocato tutte le carte sul partito unico della destra».
Quali saranno le conseguenza nella prospettiva delle presidenziali?
«Dipende da come Sarkozy saprà interpretare il messaggio. Può essere un segnale d’allerta utile. In passato, Lionel Jospin vinse le elezioni intermedie e arrivò alla battaglia dell'Eliseo illudendosi di averla già vinta. Certo è che le elezioni presidenziali rischiano di trasformarsi in uno scontro ideologico, in un referendum contro Sarkozy, a vantaggio della sinistra che oggi ha almeno un leader riconosciuto e che, in queste condizioni, non ha nemmeno bisogno di presentarsi gli elettori con un programma».
Quanto i comportamenti personali e l'immagine mediatica della coppia presidenziale hanno influito sulle scelte dei francesi?
«Non è questo il problema. I francesi contestano a Sarkozy il suo iperattivismo ed egocentrismo, l’eccessiva concentrazione del potere e delle decisioni, il fatto di far calare tutto d’alto, creando una frattura fra governo, ministri, cittadini e parti sociali. È il metodo che deve cambiare
lunedì 22 marzo 2010
Amore eterno al capo (basta non frequentarlo) - F. Alberoni
Tutti i politologi di scuola anglosassone sostengono che gli esseri umani si consorziano in base a un calcolo di costi-benefici. Quando agiscono spinti dalle passioni creano mostri politici. I grandi sociologi Pareto, Durkheim e Max Weber invece hanno messo in evidenza che anche le passioni hanno una forza costruttiva. Weber ci ha spiegato che il «capo carismatico» è amato dai suoi seguaci e unifica il gruppo con un messaggio di fede e di speranza. Sviluppando questo concetto io ho sostenuto che tutte le chiese, i partiti, i sindacati si formano nel crogiuolo emotivo dei movimenti collettivi da cui emergono insieme il gruppo e il capo.
Poi il movimento diventa istituzione. Nel caso della coppia Rousseau, De Rougemont, Sartre, Fromm e quasi tutti gli psicologi americani contemporanei diffidano dell’innamoramento, che considerano una illusione. Mentre Shakespeare, Stendhal, Manzoni, Jung, Roland Barthes ritengono che l'innamoramento crei un legame forte che può durare a lungo. Io nel libro «Innamoramento e amore» ho mostrato che si tratta dello stesso processo movimento-istituzione. Allora possiamo dire che nei movimenti collettivi i seguaci si innamorano del loro capo carismatico? In un certo senso sì, lo amano appassionatamente, lo idealizzano e alcuni sono perfino pronti a morire per lui. Pero è un amore a distanza, senza rapporto personale.
Per questo può durare più a lungo dell'innamoramento in cui, nel rapporto reale ci può essere una delusione, una incomprensione che lo incrina, lo fa finire. Ma sono solo i seguaci lontani che provano per il loro capo questo amore tenace e idealizzato. Quelli che gli stanno vicino gli trovano debolezze e difetti. Napoleone diceva che tutti i suoi marescialli erano convinti di essere più bravi di lui. Molti pensano di poter prendere il suo posto. Ma è una illusione. I milioni di seguaci lontani continuano ad amare solo il loro capo, gli perdonano tutti gli errori, perfino la sconfitta. I francesi si sarebbero tenuti Napoleone. Non l’hanno fatto solo perché gli inglesi lo hanno relegato a Sant’Elena.
Francesco Alberoni(Fonte: Corriere della Sera del 22 marzo 2010)
www.alberoni.it
L'unica rivoluzione possibile è...
Terzani ci avverte dell'unica rivoluzione possibile: quella interiore senza la quale nulla puó accadere (anche a livello sociale).
Non è necessario essere degli eroi, dei capipopolo, delle guide spirituali, ecc...; per compiere veri e profondi cambiamenti c'è bisogno solo di un piccolo aiuto da parte di tutti.
APERTURA - CONDIVISIONE - USABILITA'
Leggi la ballata e ascolta le parole contenute nel video, nella speranza che ispirino anche te come é successo al sottoscritto.
TROVA IL TEMPO
Trova il tempo di riflettere,
è la fonte della forza.
Trova il tempo di giocare,
è il segreto della giovinezza.
Trova il tempo di leggere,
è la base del sapere.
Trova il tempo d'essere gentile,
è la strada della felicità.
Trova il tempo di sognare,
è il sentiero che porta alle stelle.
Trova il tempo di amare,
è la vera gioia di vivere.
Trova il tempo d'essere contento
è la musica dell'anima.
(Antica ballata Irlandese)
Grazie di cuore!
Luca
domenica 21 marzo 2010
YES, WE'VE REALLY BIKED TODAY!
Siamo a Notaresco e non a Roma...
Siamo un 100aio di appassionati ciclisti e non 1.000.000 di persone...
Un raduno vero, però, con persone appassionate!
Una passeggiata di pochi chilometri in ottima compagnia tra le colline teramane.
La Primavera celebrata nel migliore dei modi: in modo semplice ed ecologico... in bici con adulti e bambini.
Guarda e ascolta le 3 interviste fatte questa mattina all'inizio del raduno.
Lucio, Giovanna e Alessandro
Claudio e Valeria
Valter Catarra
Le foto dei partecipanti a "YES WE BIKE" e le foto dei "mancanti"... alla prossima edizione!!!
Due riflessioni immediate su due piedi, anzi su due pedali...:
1) Mi dispiace davvero per tutti quelli che non c'erano nonostante le promesse, per tutti quelli che hanno trovato prontamente una scusa per fare altro, per tutti quelli che hanno sottovalutato l'evento e per tutti quelli che hanno fatto finta di nulla per la paura, forse, di non riuscire!
"Non avere paura della perfezione, tanto non la raggiungerai mai" (Salvador Dali')
Mi dispiace per quelli che hanno perso l'ennesima occasione nella quale potevano condividere, nella quale potevano aprirsi e nella quale potevano usare uno spazio comune per fare festa.
2) Grazie di cuore a tutti i partecipanti per aver condiviso questa opportunità, a tutti quelle persone di buona volontà che hanno creduto ed aiutato ad organizzare la riuscita dell'evento in maniera impegnata e competente, alla disponibilità della Croce Rossa, all'apertura del Coordinamento per le piste ciclabili dell'Abruzzo teramano che si è messo a disposizione e all'usabilità dei propri spazi sul web, al bar IL SORRISO di Orietta che ha offerto un graditissimo buffet di dolci e bevande, al Sindaco di Notaresco e al Presidente della Provincia di Teramo Valter Catarra per la presenza istituzionale.
Non si può condividere tutto e da parte di tutti, certo, ma ci si può sempre provare!
Luca
sabato 20 marzo 2010
Vuoi piú spazio?
ECCO COME DARE IL BUON ESEMPIO!
venerdì 19 marzo 2010
La lunga Pasqua dei politici: 42 giorni di ferie in Abruzzo
Ancora trentadue. I consiglieri regionali abruzzesi, come quei turisti che dopo un po’ che stanno sdraiati al sole delle Maldive sospirano sui giorni che scivolano via, hanno preso a contare quanti ne mancano alla fine delle «loro» vacanze pasquali: 32. Direte: trentadue giorni di vacanze pasquali? No, di più: le hanno cominciate 10 giorni fa. Totale: 42. E tutti i problemi aperti? Amen. E le cose indispensabili in questi tempi di crisi? Amen. E gli interventi per la ricostruzione dopo il terremoto? Amen.
Si dirà che non è una novità assoluta. Vero. Agli sgoccioli del 2001 i deputati (guai a chiamarli consiglieri: si offendono) della leggendaria Assemblea Regionale Siciliana, stremati da un anno pesantissimo sia pure con una lunga pausa per le elezioni politiche e una lunga pausa estiva e alcune sedute particolarmente stressanti come quella del 30 ottobre (9 minuti, ma che fatica...) decisero infatti che era giunto il momento di avere un po’ di relax. E così, chiusi i defaticanti lavori il 21 dicembre, avevano congiunto il Natale al Capodanno, il Capodanno alla Befana, la Befana alla Settimana bianca, la settimana bianca al Carnevale. E si erano riconvocati per il 12 febbraio successivo. Una cosa che fece gridare allo scandalo un deputato della Margherita, Sebastiano Gurrieri, che spese quasi 10 mila euro per comprare degli spazi pubblicitari sul Giornale di Sicilia e altri quotidiani locali e denunciare «la scandalosa chiusura dell’Ars da Natale a Carnevale». Per rafforzare la denuncia, spiegò che l’acquisto di quelle pagine, finanziariamente, non lo aveva svenato affatto. Rompendo fino in fondo l’omertà, dimostrò infatti che al di là delle finzioni sul reddito imponibile, un deputato regionale come lui guadagnava («lo dico con imbarazzo», mormorò) quasi 10 mila euro al mese più altri 4mila per il portaborse o l’attività politica. Prebende che da allora, sembrerà impossibile, sono addirittura cresciute. Anche all’assemblea regionale d’Abruzzo non se la cavano male. Basti dire che un consigliere semplice (rari come i leopardi dell’Amur, visto che un po’ tutti hanno qualche incarico supplementare) può arrivare a mettersi in tasca, stando alle tabelle ufficiali dell’organismo che riunisce i consigli di tutta l’Italia, fino a 10.925 euro al mese. Che salgono di un altro migliaio di euro nel caso dei capi-gruppo, ruolo che riguarda anche i cinque rappresentanti dei monogruppi Comunisti italiani, Sinistra- verdi-sd, Movimento per le Autonomie Abruzzo, Rifondazione comunista e Rialzati Abruzzo: ciascuno capogruppo di se stesso.
Quanto lavorano? Da stramazzare di fatica, risponderanno. Dice il sito Internet della stessa assemblea, per capirci, che nel 2009 l’aula si è riunita in ben 29 sedute. Di cui una «solenne» e sette «straordinarie pomeridiane». Vale a dire che in totale i giorni in cui i consiglieri sono stati chiamati a presentarsi nell’emiciclo, tra mattina e pomeriggio, sono stati 22: uno ogni due settimane abbondanti. Per l’esattezza uno ogni 16 giorni e mezzo. Due volte al mese. Mettetevi al posto loro: neanche il tempo di respirare. E così, come ha spiegato la cronaca di Lilli Mandara nell'edizione abruzzese del Messaggero, il parlamentino regionale (dominato dal Pdl con 25 seggi contro i 7 del Pd o i 6 dell'IdV) dopo essersi riunito un’ultima volta il 9 marzo tra i fischi dei dipendenti del gruppo Villa Pini d’Abruzzo (millecinquecento persone rimaste senza stipendio da un anno dopo il tracollo della struttura sanitaria che apparteneva a Vincenzo Angelini, l’imprenditore che scatenò lo scandalo sulla sanità abruzzese portando alla caduta della giunta di centrosinistra di Ottaviano Del Turco) tornerà a riunirsi il 20 aprile prossimo. Lo hanno deciso i capigruppo. I quali hanno stabilito che «ai sensi dell’articolo 1, quarto comma, della legge regionale n.32/1996, sono sospesi i termini per i pareri che le commissioni consiliari devono esprimere sui provvedimenti della giunta regionale. I lavori riprenderanno mercoledì 7 aprile 2010». Cioè il giorno dopo l’anniversario del sisma che sconvolse le terre abruzzesi. Quanto al consiglio regionale «terrà la prima seduta il 20 aprile 2010». Ma si vota, in Abruzzo? No: le regionali, che videro diventare governatore il berlusconiano Giovanni Chiodi, ci sono già state nel dicembre 2008. E allora? C’è il voto alle Provinciali dell'Aquila, le elezioni nel resto dell'Italia, la Pasqua, la Pasquetta... Insomma, un ponte tira l'altro. Totale: un ponte di 42 giorni a sei campate domenicali.
Gian Antonio Stella19 marzo 2010
fonte: CORRIERE DELLA SERA
Ma siamo almeno sicuri che sceglieranno l'Abruzzo come destinazione per le vacanze?
E possiamo fidarci che molti di loro faranno vacanze in bici?
Ed ecologiche?
E culturali?
Grazie di cuore!
Luca
Google per ciclisti
È considerata un modello virtuoso di organizzazione nel quale le idee innovative la fanno da padrona.
Dove i giovani sono i veri protagonisti.
Dove la creativitá applicata, reale (non a chiacchiere), l'ha lanciata tra le 10 migliori aziende del mondo.
C'é, forse, da prenderla come esempio?
Viene da farsi qualche domanda?
Nel suo programma Google maps sta iniziando a considerare, dopo i percorsi per auto, transito pubblico e a piedi, anche quelli per ciclisti!
Vogliamo fare finta di niente?
Vogliamo sbrigare la questione come solo una faciledadire "cosa" americana?
"Hop on your bike with..."
"YES WE BIKE"
É PRIMAVERA: TUTTI IN BICICLETTA
a Notaresco (TE) - domenica 21 marzo 2010
Leggi il post LA CICLABILE DEL VOMANO (la Via delle abbazie) sul sito abruzzoinbici.it o vai direttamente su Google maps per seguirne il percorso.
Mandaci il tuo commento, la tua opinione, la tua idea, le tue storie.
Ci piace ricevere il tuo punto di vista e ci piace ancora di piú incontrarti in bici domenica per parlare di persona.
Grazie di cuore!
Luca
giovedì 18 marzo 2010
Europe by Tandem
This project will be spread by videos uploaded in our blog where everyone will be able to follow them from the very beginning: their trainings, their physical training, their schedule and, of course, their trip.
“Europe by Tandem” spread vocation turns this project into an advertising medium through all Europe (not only in the equipment and in the luggage rack but also in our website) offered in exchange for economy collaboration, sport equipment and logistic support. Any kind of support will be welcome!
IL MONDO VA IN BICI... E NOI?
Iniziò a parlare dell'importanza dell'uso della bicicletta per la mobilità del mondo moderno Ivan Illich, famoso antopologo francese che nel suo Energie et Equité del 1973 già faceva un importante Elogio della Bicicletta. Oggi le iniziative volte all'uso delle due ruote per la mobilità quotidiana sono innumerevoli in tutto il mondo, da Londra a Pechino, in Italia a Torino e Milano ... e da noi? Un attivissimo gruppo di appassionati, che coordina più di 40 associazioni con il nome di CCiclAT- Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano, si muove da tempo per ottenere ascolto da parte degli amministratori. Ad oggi dopo una decina di Convegni ed una dozzina di biciclettate in tutta la provincia con il coinvolgimento delle scuole e delle amministrazioni locali, tante promesse, tanti sorrisi e zero azioni. La speranza, però, è sempre l'ultima a morire!
Fabio Vallarola
IL BLOG DI FABIO VALLAROLA
"SI' NOI PEDALIAMO"
Qualsiasi cosa sia condivisibile, aperta e usabile (anche solo come idea) mi appassiona e la riporto su NNC.
In più questo post unisce il network alla bici e così il matrimonio è perfetto per l'appuntamento di domenica prossima a Notaresco: "YES WE BIKE".
Sei pronto/a per pedalare tutti insieme?
Adesso scopri la rete BICITALIA.
Dal sito bicitalia.org
BicItalia è una proposta della FIAB onlus.
Rappresenta un network di grande respiro, di dimensione sovraregionale o di collegamento con i paesi confinanti (vedi Eurovelo), sul modello delle diverse reti ormai realizzate con successo in diversi paesi dell’Europa.
BicItalia è un'ottima base di lavoro per la realizzazione della “rete nazionale di percorribilità ciclistica” prevista da delibera CIPE.
I destinatari di questo progetto sono tutti gli enti e le istituzioni nazionali e locali con specifici compiti in materia ma anche le categorie produttive possono raccogliere questa proposta per le evidenti ricadute dello sviluppo del turismo in bicicletta.
www.bicitalia.org
Dedico questo brano a tutti quelli che amano la bici (e anche a quelli che non la amano) e soprattutto alle donne che "a volte sì, sono scontrose o forse han voglia di far la pipì"!!!
Grazie di cuore!
Luca
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