Oggi ho l'onore di presentare agli amici di NNC il Maestro cioccolataio Ezio Centini. Un uomo semplice e consapevole della sua abilitá a cui auguriamo sempre maggiori successi.
Ma lo sai perché si dice: "fare una figura da cioccolataio" quando si fá una brutta figura? Ho trovato sul web queste spiegazioni: un modo di dire relazionato con il cioccolato non poteva che nascere a Torino, ai tempi del re Carlo Felice di Savoia (1765-1831). Fare una figura da cioccolataio vuol dire fare una gran brutta figura, una figura barbina, meschina. Intorno al 1830 a Torino l’industria del cioccolato aveva già raggiunto livelli di altissima specializzazione; di maestri cioccolatieri ce n’erano molti, ma non ci è stato tramandato il nome di colui che, arricchitosi vistosamente grazie alle nuove tecniche di elaborazione del cacao, si permise la sfacciataggine di girare per la città con una carrozza trainata da ben quattro cavalli, quando invece i borghesi dell’epoca normalmente utilizzavano il tiro a due. Il re Carlo Felice chiamò urgentemente a corte quest’uomo per fargli una severa ramanzina, in quanto “il re di Sardegna, Cipro e Gerusalemme” uscendo con la sua quadriglia, “non poteva essere scambiato per un cioccolataio”.
Ezio Centini con le brutte figure non c'entra proprio nulla, anzi é l'orgoglio del nostro territorio.
E come mi piace ripetere: "sconosciuto da noi, conosciuto nel mondo!"
Il cioccolato Centini, che passione!
Grazie di cuore!
Luca
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ezio centini e la sua famiglia saranno felici
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