Super lezione di marketing da Francesco Alberoni oggi su NNC. Quale lezione? Avere il coraggio di provare, avere il coraggio di buttarsi in nuove avventure, il coraggio di sperimentare nuove idee per innovare un mondo che sta diventando sempre piú vecchio troppo velocemente. Cos´altro? La Fiducia...
Grazie di cuore!
Luca
Ma il pubblico è molto più aperto di quanto si pensi
Se ci fosse stato un ufficio di marketing che decideva i libri da pubblicare, forse non sarebbero mai usciti Madame Bovary di Flaubert, L'amante di Lady Chatterley e I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift. Non perché fossero immorali, ma perché completamente nuovi e l'uomo di marketing non aveva precedenti per prevederne il successo.
Per non correre rischi, egli va su ciò che è già stato collaudato. Il primo libro della Rowling su Harry Potter era un capolavoro, ma le case editrici glielo hanno rifiutato. Poi, quando si è affermato, tutti si sono precipitati a comperare i libri successivi che sono solo delle variazioni del primo. Di solito l'opera nuova e originale la sceglie un editore di genio, ma si tratta ormai di casi rari. Il marketing è prudente, pensa al pubblico più pigro e, in televisione, alla audience di massa per avere la pubblicità. Nel cinema spesso sceglie qualcosa che è per metà vecchio e metà nuovo, come Avatar, un film nuovo per gli effetti speciali, ma con una storia tradizionale. Anche ad un autore di successo chiede di continuare a fare quello che faceva nel passato e, se crea un capolavoro nuovo e rivoluzionario, glielo rifiuta, come è successo a Nabokov quando ha scritto Lolita.
A difesa degli uomini di marketing bisogna dire che anche il pubblico è conservatore, infatti continua a guardare la decimillesima puntata di Beautiful o del Tenente Colombo e ingurgita milioni di telefilm gialli e polizieschi più o meno tutti uguali. Contando sul conservatorismo del pubblico, i programmatori delle reti generaliste mettono in prima serata i film più facili, meno costosi e i programmi di successo che si ripetono fino alla nausea. Chi vuol trovare qualcosa di originale e di valore deve aspettare la notte o cercarlo sui canali del digitale terrestre o su Sky.
In sostanza si è creato un circolo vizioso nefasto. Il pubblico è conservatore, la gente del marketing che ha paura del nuovo gli fornisce perciò solo roba mediocre e in tal modo contribuisce, anno dopo anno, a livellare il suo gusto verso il basso. Peccato perché il pubblico è molto più duttile ed intelligente di quel che pensano costoro infatti, quando gli dai degli spettacoli nuovi e stimolanti, reagisce benissimo. Ma perché svegliarlo ed educarlo, quando, lasciandolo così, spendi poco, hai la pubblicità e non rischi nulla?
Francesco Alberoni (fonte: Corriere della Sera del 25 luglio 2011)
Francesco Aleroni home
Nessun commento:
Posta un commento