"INSIEME PER REALIZZARE UNA GRANDE STORIA"

Siamo NATI NELLA CONDIVISIONE e saremo in grado di realizzarla solo quando capiremo che... "Ogni potere è debole, a meno che non sia unito" Jean de La Fontaine

notaresco nel cuore del... web!

"Crescere significa superare quello che siete oggi" (Swami Prajinanapada)

lunedì 28 febbraio 2011

Riposa in pace Yara

Il sindaco di Brembate di Sopra, Diego Locatelli, è deciso a proclamare oggi il lutto cittadino per la morte di Yara Gambirasio.

Noi di NNC ci uniamo a questa decisione.

Riposa in pace Yara.
Luca

venerdì 25 febbraio 2011

Libia: fermate la repressione

Cari amici,


L'esercito di Gheddafi in Libia sta brutalmente uccidendo migliaia di manifestanti pro-democrazia. Questa settimana l'ONU e l'UE si riuniranno d'emergenza sulla Libia e potrebbero decidere di congelare i beni del regime, istituire una zona di non sorvolo e adire i tribunali internazionali. Chiedi all'ONU e all'UE di agire ora per fermare il bagno di sangue:

Send a message now!

Le forze armate della Libia stanno usando mitragliatrici e caccia da combattimento contro i manifestanti pro-democrazia: migliaia di loro sono stati ammazzati e senza un'azione internazionale immediata la repressione potrebbe tramutarsi in un bagno di sangue nazionale.

L'Unione europea e il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si sono riuniti d'emergenza sulla Libia. Hanno condannato la violenza, ma se riusciremo a farli passare dalle parole ai fatti, affinché si accordino per istituire una zona di non sorvolo sulla Libia, il congelamento dei beni di Gheddafi e dei suoi generali, sanzioni mirate contro il regime e l'avvio di un procedimento presso i tribunali internazionali per tutti gli ufficiali militari coinvolti nella repressione, ciò potrebbe fermare i bombardamenti aerei e dividere la struttura di comando di Gheddafi.

Non abbiamo tempo da perdere: le persone in Libia sono massacrate dal loro stesso governo. Clicca per mandare un messaggio direttamente a tutti i delegati del Consiglio di Sicurezza dell'ONU, ai Ministri degli esteri dell'UE e all'Alto Rappresentante dell'UE per fermare la violenza, e fai il passaparola con tutti. Sproniamo l'ONU e l'UE ad agire ora inondandoli di messaggi: 

http://www.avaaz.org/it/libya_stop_the_crackdown_eu/?vl

Il colonnello Gheddafi ha comandato il paese da tiranno per 42 anni, senza parlamento né costituzione. E' il dittatore più longevo di tutta l'Africa e del Medio Oriente. Nessun giornalista straniero è potuto entrare in Libia, e il governo ha chiuso internet e la rete dei telefoni cellulari nel tentativo di nascondere la brutale violenza in corso. Ma i manifestanti, che chiedono il cambiamento del regime e i diritti fondamentali, dicono che migliaia di persone sono ancora per le strade nonostante migliaia di loro siano state massacrati. Il commissario ONU per i diritti umani Navi Pillay ha detto che gli attacchi da parte del governo "potrebbero essere considerati crimini contro l'umanità". 

Sconvolti dalle atrocità, i diplomatici libici e alcuni alti comandanti dell'esercito hanno già disertato dal regime. Sia il Consiglio di Sicurezza dell'ONU che l'UE hanno chiesto la cessazione immediata della violenza, ma nessuno dei due finora ha agito. Se l'UE e l'ONU alzassero la pressione su Gheddafi e la sua corte - confiscando le loro ricchezze e minacciando di processarli - quelli che ora danno l'ordine di uccidere potrebbero ripensarci e fermare il bagno di sangue.

Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU si tiene ora in Brasile, un governo fortemente impegnato nei diritti umani nei confronti del quale Avaaz ha costruito una reputazione solida di impegno e attivismo. Non ci rimane molto tempo per convincere l'ONU e l'UE: inondiamo le loro e-mail di messaggi da tutto il mondo! Invia un messaggio e fai il passaparola con tutti i tuoi amici e la tua famiglia:

http://www.avaaz.org/it/libya_stop_the_crackdown_eu/?vl

Le persone in Libia vengono ammazzate perché chiedono libertà, salute, educazione e un salario decente: bisogni primari che tutti noi condividiamo. Oggi alziamo le nostre voci da ogni angolo del mondo come comunità globale per condannare questi massacri vergognosi e insieme agiamo per fermare il bagno di sangue e sostenere il giusto appello al cambiamento dei libici.   

Con speranza e determinazione,

Alice, Ricken, Pascal, Graziela, Rewan e tutto il team di Avaaz

FONTI

Libia, commissario Onu: necessaria inchiesta crimini contro l'umanità
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Libia-commissario-Onu-necessaria-apertura-inchiesta-crimini-umanita_311719265270.html

"In Libia diecimila morti e cinquantamila feriti". A Tripoli si scavano le fosse comuni
http://www.corriere.it/esteri/11_febbraio_23/libia-cronaca_1938f84a-3f45-11e0-ad3f-823f69a8e285.shtml

UE, ONU e USA a Gheddafi: "Basta violenze":
http://www.ilgiornale.it/esteri/ue_e_onu_gheddafi_basta_violenze/politica-libia-gheddafi-proteste-ue-onu-violenza-genocidio/21-02-2011/articolo-id=507460-page=0-comments=1

Aggiornamenti in diretta sulla Libia su Repubblica e BBC:
http://www.repubblica.it/esteri/2011/02/23/dirette/libia_23_febbraio-12794693/?ref=HREA-1
http://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-12307698


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giovedì 24 febbraio 2011

A PROPOSITO DI MOBILITÁ INSOSTENIBILE...

Il simpatico ed ironico Raffaele Di Marcello proponeva ieri, sul suo profilo facebook, un ironico post che mi piace riportare su NNC.
Eccolo:

Ogni settimana Internazionale pubblica – insieme al meglio dei giornali di tutto il mondo – la rubrica “Le Regole“.

Spesso il tema rigurda l’ecologia o temi vicini a quelli trattati da Marrai a Fura, e ve li proponiamo con piacere.

Dopo l’Ethical living, i Ladri di biciclette e la Raccolta differenziata è l’ora dei SUV.

Per chi non lo sapesse, i Suv (acronimo di Sport Utility Vehicle, ovvero Veicolo Utilitario Sportivo) sono quei “fuoristrada da città” che per molti rappresentano uno status symbol, e per tanti altri l’emblema della mobilità insostenibile.

Ma banco alle ciance, ecco le 5 regole sui Suv!


► 1. Certo che puoi comprarti un suv. Ma solo se abiti a ovest del Mississippi.


► 2. Ci sono modi meno inquinanti per sentirsi a un metro da terra.


► 3. Non calpestare le altre macchine.


► 4. Via quegli occhiali da sole e la faccia da commando: non sei su un carro armato.


► 5. L’hai preso con i vetri oscurati? Hai voglia di privacy o ti vergogni.


MARRAI A FURA home
 
Grazie di cuore!
Luca

mercoledì 23 febbraio 2011

PASSIONI DI UNA VITA (VINICIO SCIPIONI)

Come al solito eccellenti le proposte di RICERCHE&REDAZIONI, casa editrice di Teramo.
Oggi, MERCOLEDì 23 FEBBRAIO, ore 17,30

presso la Sala Polifunzionale della Provincia - Teramo
presentazione del libro
PASSIONI DI UNA VITA di Vinicio Scipioni

Intervengono:

Luigi Ponziani
(Direttore Biblioteca Provinciale "M. Delfico" Teramo)


Giovanni Verna
(Giornalista)

Roberto Ricci
(Università degli Studi "G. D'Annunzio" Chieti-Pescara)


Coordina:
Maria Rosaria La Morgia
(Giornalista RAI)

Sarà presente l'Autore
 
La testimonianza di Vinicio Scipioni si colloca a pieno titolo tra i documenti di prima mano del secondo dopoguerra a Teramo, una storia sociale e politica che ancora manca.



Non è soltanto una riflessione biografica: è una ricostruzione efficace dei fatti accaduti che, tra l’altro, risulta utile per la chiarezza espositiva, il rigore che emerge, gli stimoli che suscita.


Scipioni è stato tra i protagonisti delle vicende sindacali e politiche del Teramano negli ultimi cinquanta anni. Egli parte dalla vicenda personale, ricca e molteplice, per un tentativo di ricostruzione e di analisi che in questo tempo di oblìo e di dispersione della memoria non appare affatto lontano per le domande che sollecita rispetto all’oggi.

La scelta del “dialogo” tra noi appare così lo strumento più idoneo per una raccolta diretta di notizie sulle vicende specifiche del Sindacato e della Sinistra in provincia di Teramo; consente soprattutto uno spaccato umano e culturale di un mondo scomparso eppure così ricco di esperienze, emozioni, risultati.


L’alternativa che Scipioni sceglie giovanissimo è simile a quella di tanti dirigenti del Sindacato e del PCI che scelsero volontariamente e responsabilmente non una professione comoda e nemmeno un “posto” sicuro e ben remunerato; bensì – facendo una netta scelta di campo tra incertezze – l’impegno a tempo pieno nel mondo del lavoro e nelle organizzazioni dei lavoratori.


(Dalla Prefazione di Roberto Ricci)


RICERCHE&REDAZIONI home

Grazie di cuore!
Luca

martedì 22 febbraio 2011

Genio e arretratezza (di Francesco Alberoni)

Che titolo e che post!
Ancora un grande Alberoni.

Grazie di cuore!
Luca


(fonte: Corriere della Sera del 21 febbraio 2011)
Non è facile creare una entusiastica partecipazione al centocinquantesimo dell'Unità d'Italia. Forse perché nel passato il nostro Paese non è mai stato una nazione o un regno (salvo all'epoca di Odoacre, Teodorico, Berengario del Friuli e Arduino d'Ivrea) ma sempre sede di imperi come quello di Roma, Genova, Venezia, del Papato, o di città-Stato come Milano, Bologna, Firenze. Siamo, però, sempre stati un popolo, con una storia, una tradizione, una pittura, una musica, una lingua, perfino una cronaca.

Nella Divina Commedia c'era già la cronaca delle città d'Italia, dei suoi personaggi, con storie d'amore, gossip, tradimenti, suicidi, inganni, insulti, condanne ed encomi. Poi ci è arrivata l'ideologia francese della nazione indivisibile e il Piemonte ha dato un unico Stato a tutta la penisola. Abbiamo anche avuto una ondata nazionalista con la guerra mondiale ed il fascismo. E, finito il fascismo, i partiti filo-americano e filo-sovietico, questi ultimi scomparsi col crollo del Muro di Berlino.

Ma non è cambiata l'essenza del popolo italiano con la sua cultura, le sue tradizioni, la sua creatività, il suo genio, che ha continuato ad inventare e produrre. Paese eterogeneo, il nostro. Vi sono zone stagnanti, altre nelle mani della criminalità organizzata, altre gestite dai boss locali di partiti. Ma vi sono anche, all'opposto, zone ricche di imprese vive e vitali frutto di uno straordinario ingegno. Imprese che riescono soprattutto nel campo dell'immagine, della bellezza, del gusto, quindi dei tessuti, della moda, degli accessori, dell'intimo, della gioielleria, ma anche nelle tecnologie sofisticate, nelle macchine utensili, nella grande edilizia, nel campo della alimentazione più raffinata e biologica. Ho scoperto che, vicino a Brescia, c'è un modernissimo stabilimento per l'allevamento degli storioni e la produzione di caviale.

Ed ho l'impressione che anche nei settori tradizionali come il cinema sappiamo ancora fare prodotti di pregio. Non nella fiction, proprio nel cinema, con opere di grande umanità fra cui ricordo La ragazza del lago con Servillo, Il papà di Giovanna di Avati, Noi credevamo di Martone, Happy family di Salvatores, Bianco e nero della Comencini, Una bella giornata con Checco Zalone. Film che vanno visti in contrasto con le offerte piene di effetti speciali, ma senza storia e senza anima, dell'ultimo Hollywood.

Francesco Alberoni

ALBERONI home

lunedì 21 febbraio 2011

Il quadro e la cornice (di Gianfranco Ravasi)

Monsignor Gianfranco Ravasi ci regala una metafora su cui riflettere e da cui partire per una settimana di impegno, di valore, di intensa passione...

Grazie di cuore!
Luca

(fonte: Avvenire del 26/01/2011)
Di molte persone si può affermare quanto vale per certi dipinti, cioè che la parte più preziosa è la cornice. È accaduto a un pittore non certo memorabile che conosco: aveva donato a un'istituzione un suo dipinto racchiuso in una sontuosa cornice antica. Una notte giunsero i ladri in quel palazzo: l'indomani i custodi trovarono per terra il quadro, privo di cornice, l'unico bottino considerato (probabilmente a ragione) degno di essere rubato. Questo evento un po' particolare, che potrebbe trasformarsi in una parabola morale, contiene in sé una lezione valida per tutti; essa è ben formulata nella frase sferzante dello scrittore franco-rumeno Emile Cioran (1911-1995) che oggi abbiamo proposto alla comune riflessione. Ci sono purtroppo nella società contemporanea molte realtà infiocchettate, avvolte in contenitori pregiati il cui prezzo è alto, ma il valore molto basso. Ci sono persone il cui apparire è strepitoso, ma la cui sostanza umana e spirituale è pressoché nulla. Impeccabili nel vestire, seducenti nel parlare, talora "scolpiti" da qualche chirurgo plastico per togliersi di dosso la patina del tempo, si sono trasformati quasi esclusivamente in cornice, in addobbo, in apparenza. Gusci dorati, vuoti all'interno; abiti eleganti, sorretti solo da manichini. Già nel Seicento lo scrittore spagnolo Baltasar Gracián y Morales osservava: «Ci sono individui composti unicamente di facciata, come case non finite per mancanza di quattrini. Hanno l'ingresso degno di un grande palazzo, ma le stanze interne sono paragonabili a squallide capanne».

Gianfranco Ravasi

venerdì 18 febbraio 2011

LUÍ (e Martino Taraschi)

ECCELLENZA
Oggi, grande sorpresa su NNC con la coinvolgente presenza di Martino Taraschi.
Una persona, un professionista, un innamorato ed un esperto dl vino, del nostro territorio, del "suo giardino", dei prodotti di qualitá, del Km0.
Non di un vino, si parla, ma di un'idea!
Di questo si tratta oggi in questa videointervista esclusiva, e l'argomento del giorno é l'eccellenza.

LUÌ e Martino Taraschi

Grazie di cuore!
Luca

giovedì 17 febbraio 2011

La concorrenza "internazionale" delle bancarelle (di Marco Niada)

Interessante articolo che pone l´attenzione non sullo scontro tra banche e strategie economiche internazionali ma sulla guerra tra poveri, dignitosissima, nella capitale europea e mondiale del business: Londra.

Grazie di cuore!
Luca

(fonte: IlSole24Ore del 16 febbraio 2011 di Marco Niada)
Nella pausa pranzo amo uscire dalla City camminando mezzo chilometro a Nord del quartiere di Barbican dove lavoro. Il confine è netto: cento metri più in qua grattacieli e palazzi di vetro avveniristici e cento metri più in là vecchie case vittoriane, prime propaggini del Silicon Roundabout di cui ho parlato nel post precedente. Whitecross Street è il nome della via che percorro e che presenta un incredibile campionario di internazionalità. Nulla di elegante. Al contrario: l'ambiente è suburbano e popolato da gente modesta che allestisce le proprie bancarelle per sfamare gli impiegati che sciamano da banche e società finanziarie situate nei dintorni. In Italia potrebbe essere un mercatino come un altro, con qualche tocco etnico di immigrati che vendono la loro merce. A Whitecross Street pare di essere alle Nazioni Unite.

Della trentina di bancarelle alimentari che ho contato allineate su due file a margine del mercato alimentare coperto non una è simile all'altra: ci sono i thailandesi che vendono il loro fast food piccante con contorno di riso. C'è lo spagnolo che vende burritos, ci sono due italiani che riflettono chiaramente due fasi della nostra emigrazione: uno dal nome Ravello vende improbabile pasta calda già condita da scaricare nell'immancabile contenitore di plastica. Un altro di nuova generazione gestito da giovani fa panini alla piastra farciti come potremmo trovare in un buon bar italiano. Accanto una coppia di arabi vende Falafel e poco distante tre francesi servono ogni tipo di quiches. C'è poi un enorme banco indiano che serve pestiferi curries e, non lontano, un bancone gremito da inservienti cinesi che indaffarati scodellano la loro merce. Ci sono poi alcuni banchi inglesi che vendono cibo pseudo mediterraneo con insalatone miste più o meno improbabili. I prezzi per pasto variano da tre a cinque sterline. Gli avventori avanzano curiosi a passo lento, annusano qua e là, fanno la loro scelta, si mettono in coda e poi, beati e impeccabili mangiano in piedi come cavalli caracollando nelle vie laterali o appoggiandosi ai muri. Ciò che colpisce è che, bene o male, tutti i nostri micro imprenditori hanno più o meno lo stesso numero di clienti. Davanti a questo minuscolo campione di concorrenza alimentare internazionale viene da riflettere sulla mano invisibile dell'economia. Ognuno compete con l'altro ma tutti insieme attraggono centinaia di persone e miracolosamente si spartiscono i clienti in parti quasi uguali.

Marco Niada

mercoledì 16 febbraio 2011

Giovanni Di Marco sul progetto "META INNOV'AZIONE"

Su NNC il post dell'11 febbraio, dedicato alle risorse umane dell'amministrazione comunale di Notaresco, si chiudeva cosí: 

"L’innovazione non può attendere ed il nostro é un forte stimolo all’azione per modernizzare il sistema Italia.
Iniziamo da qui, da Notaresco, da poche persone, da grandi idee per costruire una grande squadra e un esempio virtuoso da replicare".

E oggi abbiamo l'onore di ospitare sul blog Giovanni Di Marco, uno dei protagonisti, che ci racconta la sua esperienza in questo percorso vissuto con i suoi colleghi. In piú ci dice dell'apporto che ha avuto, e l'importanza, per la sua vita professionale e relazionale.

VIDEOINTERVISTA a Giovanni Di Marco



Grazie di cuore!
Luca

martedì 15 febbraio 2011

La forza del Web (il caso Egitto)

Una rivoluzione culturale é in atto.
Forse non tutti ancora abbiamo capito cosa e come fare ma questo sta capitando.
Oggi accenno a quello che succede in Egitto e alla svolta storica che ha segnato la fine del potere di un vecchio modello politico, culturale, di pensiero. Non ho competenze per parlare di politica internazionale ma quello a cui mi riferisco é altro.
Una rivoluzione nella rivoluzione. Una rivoluzione che si combatte con armi nuove (come nell'immagine emblematica presa sul web).
A fine gennaio il regime egiziano toglieva ai cittadini ogni possibilitá di utilizzare la rete internet e gli sms. Andando oltre questo "momentaneo intoppo" si é fatto conoscere al mondo intero cosa stava accadendo nella terra dei faraoni e cosa si sarebbe potuto fare per cambiare strada.
Abbiamo avuto notizie grazie ai coraggiosi video e notizie che trapelavano dalla terra dei leoni del Nilo (e dalle ultime notizie anche in Iran).
Qui da noi invece, nel belpaese, (sará forse perché non abbiamo le piramidi?) si é legati ancora al TG, ai giornali di parte, al vecchio modo di fare politica, benché anche in Italia ci siano Youtube, facebook, i blog, ecc. e le cose vanno come vanno!

I cittadini della rete, i cosidetti Net-Citizens, chi sono?
Sono personaggi, come te che leggi NNC e come io che ci scrivo, che utilizzano la rete per diffondere informazione, far conoscere idee, iniziative e altro, evitando i canali tradizionali manipolati dai poteri tradizionali. Si basano essenzialmente sul concetto di velocità di informazione, che crea una nuova democrazia orizzontale, semplificando i contenuti per renderli comprensibili a tutti.

In Italia ci sono?
Hanno forza?
Perché tutti parlano ma non si cambia nulla?
"Mani pulite" é stata solo un errore del sistema, prontamente riadeguato?
Non hanno forza i Net-Citizens o non é arrivato ancora il momento?
Cosa dovrá cambiare per una svolta storica in Italia?

Si sta verificando quello che su NNC, da sempre, dichiariamo come capisaldi: Apertura, Condivisione, Usabilitá.

É importante una svolta con organizzazioni più aperte e a una politica più condivisa, meno bloccata e più proattiva, piú leggera, piú coraggiosa. 

Chi riuscirá a dar vita ad un'organizzazione del genere getterá le fondamenta per una vita più libera, piú rispettosa, piú collaborativa, piú ricca, piú sicura, piú partecipata.

Io ci credo e m'impegno, nel mio piccolo, per realizzarla.
Chi vuole unirsi (ieri abbiamo avuto piú di 1.000 visitatori!) é il benvenuto.

Grazie di cuore!
Luca

lunedì 14 febbraio 2011

"Ce steve ´na vodde..."

Sabato scorso, 12 febbraio, a Notaresco é stato presentato il libro di Lucio Cancellieri e Vittorio Verducci, intitolato "Ce steve ´na vodde..."

NNC vuole dare a questi autori il giusto spazio sul web per essere conosciuti, riconosciuti e apprezzati anche da chi non ha assistito alla presentazione e per offrire agli amici lontani da Notaresco la possibilitá di rimanere in contatto con il prorpio amato territorio.

Ecco la prima videointervista con Lucio Cancellieri


E l´altra, con Vittorio Verducci


Grazie di cuore!
Luca

venerdì 11 febbraio 2011

NOTARESCO, MODELLO VIRTUOSO NELLA PA

La situazione generata dalla diminuzione dei budget per gli investimenti in servizi e sul personale è un problema, lo abbiamo giá detto, ma non “inguaribile”.
A dire il vero non é neanche del tutto “nuovo”.
Molte organizzazioni, pubbliche e private, si sono trovate spesso, e si trovano ancora, a combattere quotidianamente contro le riduzioni delle spese.
Come si diceva nel post del 7 febbraio scorso (Sui tagli, sull´Innovazione) é necessaria la capacitá di otimizzare quel che si ha a disposizione

Quello che ci stiamo impegnando a fare a Notaresco é facilitare i percorsi di crescita personale, attraverso l´attivitá di Coaching, e di conseguenza il passaggio da un´organizzazione non sempre efficiente (come viene da molti considerata) a sistema più affidabile, con un costo totale di gestione inferiore ma con maggiore produttivitá.
Non abbiamo la bacchetta magica, ma abbiamo iniziato a lavorare per porre le basi di un futuro migliore e un servizio di eccellenza.


Questo risultato è pensabile, e raggiungibile, solo grazie alla disponibilitá di 5 persone che rispondono ai nomi di Franco Maggitti, Marcella Savini, Sofia Di Bonaventura, Gianfranca Mosca, Gabriella Angelini.
Senza di loro nessuno sforzo risultarebbe utile (anzi, sarebbero solo chiacchiere) da parte dell´amministrazione.
A loro va il mio ringraziamento, e quello dell´Amministrazione, per l´impegno, per la dedizione, per la disponibilitá, per l´apertura, per la condivisione che ci mettono nel collaborare alla costruzione di una squadra attraverso il progetto META-INNOV´AZIONE.

Dopo i pionieri Massimo Di Gregorio, Giovanni Di Marco e Francesco "Skins" Di Battista (ai quali abbiamo giá dedicato un post GOVERNARE CON LA RETE! QUANTO É PRONTA LA PA?), con i quali abbiamo studiato un percorso ad hoc per la Pubblica Amministrazione di Notaresco (modello esportabile a qualsiasi altro ente pubblico, se ne fosse interessato), ora tutto viene con piú facilitá. 

Questo lavoro consente una più efficiente gestione dei processi interpersonali, l’aumento della capacitá delle persone di elevare la propria concentrazione e focalizzazione sui compiti assegnati che sono delle abilitá fondamentali oggi, per controbilanciare i tagli delle spese.
L´equazione é "fare di necessitá, virtú"; e cioé: ai minori investimenti rispondiamo con maggiore responsabilitá e capacitá personali e interpersonali.


L’innovazione non può attendere ed il nostro é un forte stimolo all’azione per modernizzare il sistema Italia.
Iniziamo da qui, da Notaresco, da poche persone, da grandi idee per costruire una grande squadra e un esempio virtuoso da replicare.

Grazie di cuore!
Luca

giovedì 10 febbraio 2011

FORTUNA O SFORTUNA?

Una grande lezione da una grande tradizione, quella cinese, che rimette al centro l´uomo.
Rimettere al centro vuol dire che il "bello" o il "brutto" dipende da chi osserva.
In questo caso, “Sfortuna, fortuna, e chi può dirlo!”?
Ecco la storia:

C’era una volta in un lontano paesetto un povero contadino che traeva di che vivere da un campicello che lavorava assieme alla moglie e al figlio e con l’aiuto di un cavallo.
Un giorno il recinto venne lasciato inavvertitamente aperto e il cavallo fuggì.
I vicini, appresa la notizia, esclamarono: “Poveretto, che sfortuna, e adesso come farai a lavorare?”.
Il contadino rispose: “Sfortuna, fortuna, e chi può dirlo!”
I vicini restarono perplessi nel sentire quella strana risposta.
Dopo qualche settimana il cavallo che era scappato tornò portandosi dietro una mandria di cavalli selvaggi che furono rinchiusi nel recinto.
I vicini, vedendo tutti quei cavalli, esclamarono: “Che fortuna!”
E il contadino ancora una volta rispose: “Fortuna, sfortuna, e chi può dirlo!”
I vicini restarono ancora più perplessi nel sentire quella risposta.
Dopo qualche giorno, mentre il figlio stava domando uno dei cavalli, cadde a terra e si ruppe un piede.
I vicini subito esclamarono: “Che sfortuna, e adesso come fai?!”
E il contadino ancora una volta rispose: “Sfortuna, fortuna, e chi può dirlo!”.
I vicini non sapevano più che cosa pensare del vecchio. "Forse è matto!", pensarono.
Dopo qualche settimana comparvero in paese alcuni soldati che reclutavano i giovani validi per la guerra.
Quando entrarono nella capanna trovarono il giovanotto zoppicante e naturalmente lo scartarono, mentre tutti gli altri giovani furono reclutati.
I vicini non ci videro più: “Che mazzo, che fortuna!”
E il vecchio contadino ancora una volta rispose imperturbabile: “Fortuna, sfortuna, e chi può dirlo”.

Grazie di cuore!
Luca

mercoledì 9 febbraio 2011

ATTENDIAMO TEMPI MIGLIORI O CI SVEGLIAMO IN TEMPO?

Qualsiasi organizzazione, dal ristorante alla politica, passando per l´azienda e la famiglia, non può avere prospettive rosee se non investe sull´innovazione.
Ma con questa crisi come si fa a parlare di innovazione, di investimenti?
Credo che non esiste un momento giusto per investire e per innovare: ogni momento è buono per migliorarsi in qualcosa.
Di fondamentale importanza, intorno a cui gira tutto, sono le risorse umane, che devono essere preparate, aiutate, guidate, sostenute con impegno, competenza e pazienza.

È tipico nei momenti di crisi ricorrere ai tagli, più o meno drastici, dei servizi e del personale coinvolto: è un’operazione che consente di ottenere l’effetto benefico, a breve termine, sul conto economico. È vero.

Mi viene in mente, a tal proposito, la frase di Henry Ford che dice: "Smettere di fare pubblicità per risparmiare soldi è come fermare l'orologio per risparmiare tempo".

Ma se da un lato si ottiene un miglioramento della situazione economica, dall’altro si perde un´occasione importante che pregiudica gli scenari futuri.

Preso atto, dunque, che l’innovazione è una necessità importante per le organizzazioni in genere, viene naturale chiedersi quale sia il modo più proficuo per portare un gruppo di persone a fare innovazione e a quale figura è più opportuno affidare tale compito e tale responsabilità.
Noi a Notaresco lo stiamo facendo con l´aiuto di un Coach che segue un percorso con i vari responsabili dei settori coinvolti nel progetto.


È assolutamente necessario avere sempre presente che l’innovazione dipende dalle persone e le persone sono un vero e proprio patrimonio che molto spesso non viene utilizzato. 
La beffa é che un enorme capitale che ogni organizzazione ha giá al proprio interno. Innescare dei momenti di condivisione, di confronto, di riflessione (come stiamo facendo all´interno del comune di Notaresco, unico caso in Abruzzo, che io sappia) con tutti i livelli e con tutte le risorse a disposizione debbano assumere sempre maggiore rilevanza per la costruzione di un futuro piú vivibile.

L'innovazione non è un percorso semplice e nemmeno facile: è lungo e richiede organizzazione, impegno, chiarezza di idee e di valori, perseveranza e apertura, spirito di condivisione, usabilitá degli strumenti e tanto altro ancora.

L’attendismo, nella speranza che il mondo ritorni a essere quello di "una volta" (ma non si capisce bene quale, peró!) è la ricetta per il sicuro fallimento. L’innovazione è una possibilitá per il futuro del nostro ente (e di ogni organizzazione, come ho detto all´inizio) e abbiamo il dovere di coglierla. 
Un ufficio dedicato, come quello per l´Innovazione, credo che sia un´idea sulla quale riflettere tutti insieme per trovare, il più presto possibile, un posto all´interno dell’organizzazione comunale.
E che questo sia un momento di riflessione non solo politico ma anche aziendale, sportivo, religioso, musicale, associativo...

Grazie di cuore!
Luca

martedì 8 febbraio 2011

TRE per UNO

Prima notizia, di tre, oggi su NNC dedicata alla super acquisizione di un blog...

1) AOL, 315 milioni di dollari per Huffington Post
In cerca di una nuova identità, il vecchio dominatore degli Internet provider acquista il blog liberal.

(di LUCA CASTELLI)

Quanto può valere un blog nel 2011? Anche 315 milioni di dollari. É questa la cifra (suddivisa in 300 milioni in contanti e 15 milioni in azioni) che AOL ha sborsato per acquisire Huffington Post, il sito di notizie e opinioni fondato da Arianna Huffington e Kenneth Lerer nel 2005.
LEGGI TUTTO...

La seconda tratta di tecnologia...

2) Esaurite le scorte di Ip: l'Ipv6 è ora indispensabileL'organizzazione che si occupa della assegnazione degli indirizzi Ip, lo Iana, ha distribuito gli ultimi cinque blocchi disponibili. Ma Internet non andrà in crisi


(di CLAUDIO LEONARDI)
Gli ultimi cinque blocchi di indirizzi Ip disponibili sono stati distribuiti dallo Iana (Internet Assigned Numbers Authority), il 3 febbraio, agli altrettanti registri locali. Di cosa stiamo parlando? I media l'hanno ribattezzata, con la consueta sobrietà, l'IPcalisse: un gioco di parole che annuncerebbe il collasso dell'attuale sistema di assegnazione di indirizzi per la connessione a Internet.
LEGGI TUTTO...


La terza notizia é su Cuba e di come si sta muovendo un mondo nel paradiso dei Caraibi. Dedicato agli amici di Notaresco che hanno condiviso la loro vita con ragazze di quei posti...
 
3) Rinascita dei sapori
 
(di YOANI SANCHEZ)

Timide tende colorate spuntano fuori dal niente, si aprono parasole sotto i quali abbondano frullati di frutta e carne di maiale, i porticati di alcune abitazioni diventano improvvisate caffetterie che offrono cibi e bevande allettanti. Tutto questo e anche qualcosa in più sta crescendo in questi giorni per le strade della mia città, dopo che sono state applicate le nuove regole per rendere più agevole il lavoro privato.
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Grazie di cuore!
Luca

lunedì 7 febbraio 2011

Sui tagli, sull´Innovazione.

In molti contestano certe ultime decisioni del governo e onestamente non si puó affermare il contrario o difendere posizioni indifendibili.
In questo post voglio peró porre l'attenzione su un aspetto: i tagli.
I tagli non so se sono necessari o meno (non posso parlare di cose grosse e che non conosco) ma mi risulta, per esperienza, che il "migliore" in qualsiasi campo non é chi ha di piú (economicamente parlando) ma chi riesce a far meglio con quello che ha a disposizione. Insomma, fino a qualche decennio fá i tagli non erano necessari, eppure la situazione statale non mi sembra che fosse migliore (mi riferisco ai servizi).
Piú soldi non vuol dire necessariamente piú servizi e/o migliori servizi, non vuol dire necessariamente piú e/o migliore organizzazione, almeno per il sistema Italia.

Allora la questione qual é?
La soluzione, ritengo che sia da ricercare nelle capacitá di otimizzare quel che si ha a disposizione.

"Non sopprimere un'idea, trasformala" (3M Company)


Le virtú (gastronomiche), ad esempio, sono una bella ed utile metafora, del nostro territorio e della nostra cultura, di quanto sia utile saper sfruttare al meglio le risorse a propria disposizione e fare un capolavoro con quello che si é saputo riciclare e trasformare.

Noi a Notaresco stiamo lavorando sul capitale piú importante di ogni organizzazione: le persone.

"Non si tratta tanto di pensare di più, quanto di pensare diversamente" (Jean Marie Domenach)

Grazie di cuore!
Luca

venerdì 4 febbraio 2011

Un Marchionne per gli uffici pubblici?

Da Il Sole 24 Ore del 2 febbraio scorso un articolo provocatorio, ma non troppo!
Su NNC da tempo sosteniamo certi valori intorno ai quali é necessario far girare il mondo e in questa settimana abbiamo anche iniziato a spiegare un grande progetto mirato alla valorizzazione delle persone che sono la base, comunque, sulla quale costruire ogni tipo di organizzazione.

Un lettore chiede e il Direttore Gianni Riotta risponde.

La lettera inizia cosí: "Gentile direttore, se c'è un merito che occorre riconoscere a Marchionne è quello di aver afferrato il toro per le corna, allo scopo di risolvere i problemi della Fiat. Non ha guardato in faccia nessuno, anteponendo l'interesse degli azionisti ai capricci dei sindacatiQuanto guadagna Marchionne all'anno non ci interessa, quello che conta è pensare che lo stato potrebbe tranquillamente pagargli lo stesso stipendio e ingaggiarlo per mettere a posto il settore del pubblico impiego: usando gli stessi metodi che sono stati adottati in Fiat per tutelare gli interessi degli azionisti tutelerebbe gli interessi di chi paga le tasse per avere servizi al limite dell'inesistente"...

Il Direttore risponde in questo modo: "Caro amico, privatizzare "tutti" i servizi pubblici non è sempre una buona idea. L'aeroporto londinese di Heathrow è una maledizione per i viaggiatori, una palla di neve lo blocca, i bagagli non si trovano, in compenso le code si allungano e passare la notte in branda è incubo per tanti. Due bastioni del libero mercato, il Financial Times e l'Economist, accusano la privatizzazione dei servizi in quello scalo per il deteriorarsi dell'efficienza. È possibile che i servizi pubblici funzionino, le Poste hanno da noi fatto passi in avanti, ci sono regioni, Lombardia ed Emilia per esempio, con buone sanità, anche al Sud ci sono percorsi di eccellenza, a lungo la Rai è stata leader nella cultura di massa e i suoi bilanci - anche di recente - son stati decenti. Non so se serva un Marchionne, e non credo servano i proclami contro gli impiegati e i funzionari. Serve un modello di riforma della pubblica amministrazione, servono mezzi tecnologici e serve ridare orgoglio e forza a chi nel pubblico lavora. E sa chi ha per primo questo compito? Lo stato, il governo, la classe dirigente pubblica: con l'esempio"...

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Grazie di cuore!
Luca

giovedì 3 febbraio 2011

Berlusconi: scossa all'economia. Bersani: sì, ma prima vattene

(fonte ANSA del 3 feb 2011 di Giuliana Palieri)

ROMA - Silvio Berlusconi si affaccia direttamente dal Tg1 nelle case degli italiani proponendo la sua ricetta per dare una 'scossa' all'economia e scoppia una nuova polemica, con le opposizioni che protestano e, insieme, irridono il premier per la sua mossa mediatica e per le sue proposte.
Ed é Pier Luigi Bersani, ad aprire il fuoco di lí a poco dagli schermi del Tg2.
Il segretario del Pd ha ironizzato sulla scossa evocata dal premier, osservando che di certo le sue dimissioni produrranno proprio questo effetto: ''Quando andrá via Berlusconi, noi la daremo e sabato all'assemblea del Pd diremo le nostre idee nuove per il paese, guardando oltre''.
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QUESTO É IL MIO PUNTO DI VISTA...


Grazie di cuore!
Luca

mercoledì 2 febbraio 2011

L´ELEMENTO CHE FA LA DIFFERENZA: L`ESSERE UMANO

Quale futuro aspettarsi?
Il futuro che sará é solo quello che costruiamo noi oggi.
Per questo motivo siamo tutti responsabili per quello che stiamo costruendo.
Anche chi non fa nulla, per non sbagliare, é responsabile di "non far nulla"! 

Stiamo vivendo un momento storico estremamente delicato ma proprio in questo momento é necessario compiere gli sforzi maggiori lavorando su noi stessi e sui punti nevralgici delle istituzioni pubbliche.
Questo post é rivolto indifferentemente ai dirigenti pubblici e privati, ai responsabili di attivitá produttive e di servizi, ai collaboratori della Pubblica Amministrazione, alla cittadinanza attiva, alle persone di buona volontá.

Stiamo vivendo un momento storico estremamente delicato, ripeto, e questo pervade i consumi pubblici e privati e le politiche d’investimento della nostra amministrazione. Notaresco, infatti, non fa eccezione.
La continua riduzione degli investimenti da parte del Governo centrale rende piú autonomi i Comuni e l´ottimizzazione delle loro risorse. Questa situazione offre nuove sfide per uno sviluppo sostenibile della società civile.

La collaborazione, mai come in questo momento, é necessaria. 
L'amministrazione pubblica, incamerando spunti su cui riflettere che provengono da differenti parti, affronta un periodo di sfide partendo dal coinvolgimento attivo e consapevole delle risorse umane di cui dispone, lavorandoci, migliorandole, rendendole piú coinvolte e partecipative alla gestione del bene comune e del futuro di tutti.

Noi, a Notaresco, siamo partiti dalle persone, puntando su di loro, sulle loro capacitá di migliorarsi, sulla loro voglia di fare la differenza, sul loro impegno e sulla loro voglia di lasciare un segno importante nel loro e per il loro paese.
Per noi, parlo a nome dell´amministrazione che ha consentito questo percorso innovativo (nel post di ieri), le persone sono il bene piú importante di cui disponiamo e vogliamo valorizzarlo come merita.
Il punto nevralgico di ogni organizzazione che funzioni.
Ma, non mi stancheró mai di dirlo, lo facciamo con i fatti!

Grazie di cuore!
Luca

martedì 1 febbraio 2011

SULL'INNOVAZIONE A NOTARESCO

Abbiamo spesso parlato su NNC di valori, di responsabilitá, di impegno e di obiettivi e abbiamo anche detto che ci stiamo preparando per offrire ai collaboratori e ai cittadini un servizio migliore di quello che fin qui abbiamo potuto offrire con la forza dell'abitudine e della buona volontá.

Qualcuno ha anche chiesto in che modo ci stiamo dando da fare, come amministrazione, per offrire quanto detto a parole.
Mi sono fatto delle domande e di seguito potete leggere le risposte:

Perché il Coaching?
Il Coaching non offre soluzioni ma aiuta e facilita i cambiamenti.
Questo é quello che ho potuto sperimentare attraverso la mia esperienza diretta che ha funzionato a meraviglia.

E come mai a Notaresco?
Ho ricercato sul territorio (sempre per l'idea del Km0) delle organizzazioni che facessero questo tipo d'intervento specifico e ho pensato di portare questa esperienza in Comune per offrire una occasione di crescita ai responsabili e ai collaboratori.
Ci teniamo alla loro crescita e questa é una dimostrazione concreta.

Cosa aspettarsi da questo percorso?
Maggiore consapevolezza, maggior chiarezza, maggiore condivisione, maggiore apertura nei rapporti tra colleghi e verso i cittadini, maggior collaborazione, attraverso un percorso di innovazione che mira, prima di tutto, a migliorare le persone e poi i professionisti che loro sono durante l'orario di lavoro. 
Abbiamo iniziato 5 mesi fa con l'ufficio Tecnico e stiamo andando avanti con grande soddisfazione con l'ufficio Ragioneria.
Torneró a parlare di questo progetto, di cui sono fiero, in futuri post.

Grazie di cuore!
Luca

Utili blog PER CONTINUARE LA LETTURA

"From the pain come the dream - From the dream come the vision - From the vision come the people - From the people come the power - From this power come the change" Peter Gabriel - Fourteen Black Paintings


"I grandi spiriti hanno sempre trovato la violenta opposizione dei mediocri, i quali non sanno capire l'uomo che non accetta i pregiudizi ereditati, ma con onestà e coraggio usa la propria intelligenza" Albert Einstein. (riguardo le accuse a Bertrand Russell; citato in Piergiorgio Odifreddi, Il matematico impenitente, 2008)

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