Mi chiedo da sempre cosa posso imparare dagli altri, cosa posso portare nella mia vita che valga la pena di essere preso in prestito, mi guardo intorno per scovare ogni possibilità e cerco di condividerla con chi ne ha voglia. Ecco perché oggi su NNC pubblico questo post che spiega come la Germania sia un passo avanti sulla formazione scolastica e di conseguenza sullo sviluppo sociale...
È una delle cose di cui la Germania va più fiera. Il sistema che regolamenta l’avvio professionale attraverso la pratica dell’apprendistato è vecchio e collaudato tanto quanto la Repubblica federale stessa e risale infatti al 1949.
L’apprendistato (Ausbildung) si rivolge in primo luogo ai giovani in possesso solo di un diploma di scuola media (Hauptschule) o media superiore (Realschule) e non di un diploma di maturità (liceo): nel 2009 erano 1,7 milioni di studenti.
La stragrande maggioranza di loro, ovvero il 93%, al termine della scuola iniziano un apprendistato la cui durata varia dai due ai tre anni e che si suddivide in 348 categorie professionali riconosciute dallo Stato, dal fornaio al parrucchiere, fino all’agente assicurativo o immobiliare, al perito meccanico o informatico.
Perno del sistema tedesco è l’educazione duale, che prevede unaparte teorica garantita da istituti professionali statali e una parte pratica conseguibile invece all’interno di imprese private riconosciute dallo Stato. Questo significa che gli studenti fin dalla prima settimana del loro apprendistato trascorrono parte del loro tempo sia a scuola (tre giorni la settimana) sia nell’azienda (due giorni) dove hanno un posto da apprendista.
Condizione per frequentare un corso all’interno di un istituto professionale è quella di trovare un posto da apprendista all’interno di una ditta, di un’officina o di un negozio. Lo studente però percepisce lo stipendio da apprendista unicamente dal datore di lavoroprivato e questo varia a seconda della professione. Un apprendista parrucchiere ottiene dai 369 ai 492 euro, un meccanico dai 391 ai 540, un commesso dai 537 ai 673, un operaio edile e falegname fino a 972, un agente assicurativo fino a 916 euro.
Quanto il sistema duale dell’apprendistato si sia confermato nella pratica lo dimostrano le cifre. Il 49% degli apprendisti, al termine della loro formazione, hanno trovato un posto di lavoro fisso e a contratto presso l’esercizio dove hanno prestato il servizio e dove concretamente hanno imparato il mestiere. Un altro 13% svolge comunque il mestiere che ha imparato negli anni dell’apprendistato.
Circa il 9% dei giovani, invece, al termine del loro apprendistato hannoproseguito la carriera formativa iscrivendosi a una facoltà universitaria e sfruttando a questo modo uno dei vantaggi garantiti dal sistema tedesco: quello cioè che permette ai giovani sprovvisti di diploma di maturità di iscriversi comunque a un ateneo se prima hanno conseguito un apprendistato. E non è trascurabile il fatto che personalità come Helmut Kohl, Gerhard Schröder (ex cancellieri) o Guido Westerwelle (ministro degli Esteri) abbiano fatto un apprendistato.
Walter Rauhe
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