Mi sono più volte concentrato sull'opportunità di avere donne in politica (BOLOGNA: la commissaria meglio di tre sindaci - DONNE&POLITICA - LE DONNE LA FANNO MEGLIO) e di quanto sono convinto dell'utilità del loro apporto, a tutti i livelli.
Su questo blog, agli inizi della sua vita, abbiamo anche chiesto di votare un sondaggio (dal 7 al 28 febbraio nel post DONNE&POLITICA) sull'utilità delle DONNE IN POLITICA, che ha dato questi risultati:
- sì, sono a favore 45 (88% dei voti);
- no, sono contrario 6 (11%)
- forse, ma ho dei dubbi 1 (1%)
- non so proprio 1 (1%)
- forse, ma ho dei dubbi 1 (1%)
- non so proprio 1 (1%)
Ora, essendo sempre di più i lettori e gli affezionati di NNC, voglio rilanciare l'appello "QUOTE ROSA".
La domanda, che è anche il titolo di questo post, mi riporta a considerare (e chiedervi un commento) il coinvolgimento delle donne in politica e più in particolare a Notaresco (e/o in provincia di Teramo).
In UK lo stanno facendo in maniera reattiva dopo la catastrofe economica per rilanciare il post-crisi ma se noi, nel nostro comune (provincia), lo facessimo in maniera pro-attiva per evitare ancor più terribili terremoti politici?
"Molti uomini sono destinati a ragionar male altri a non ragionare affatto e altri ancora a perseguitare coloro che ragionano" (Voltaire)
Siamo tutti avvertiti: uomini e donne...
Grazie di cuore!
Luca
(fonte: MERITOCRAZIA di Roger Abravanel del 04-04-2010)
A Londra si accende il dibattito sulla necessità di aumentare la rappresentanza femminile nei CdA. La relazione del comitato parlamentare per il Tesoro avverte che se la City non aumenta volontariamente la proporzione di donne consiglieri, crescerà la pressione per introdurre un sistema obbligatorio di quote come quello attuato con successo in Norvegia.
Il comitato, che conta al proprio interno una sola donna, ha sentito una testimonianza importante: il Professor Charles Goodhart della prestigiosa London School of Economics ha sostenuto che forse la crisi finanziaria sarebbe stata evitata con un numero maggiore di donne a dirigere la City, diluendo l’effetto “maschio alfa”. Totalmente d’accordo è Harriet Harman, ministro per le donne e la parità, famosa per aver rilanciato la provocazione che “se fosse stato ‘Lehman Sisters’ anziché ‘Lehman Brothers’ forse non sarebbe andato così”.
Ma la ragione più pressante per modificare i Consigli di Amministrazione non riguarda gli ormoni ma il talento. In UK, metà della forza lavoro in campo bancario e assicurativo è già femminile e il talento femminile è indiscusso.
“I CdA devono svegliarsi al fatto che stanno accedendo al talento da un bacino che è solo la metà del talento disponibile,” ha detto un altro ministro, Tessa Jowell.
La relazione del comitato parlamentare, infatti, punta sulle donne per ricostruire la finanza inglese post-crisi. Per una nuova prosperità nella City, racconta la relazione degli MP, la finanza dovrà coinvolgere il miglior talento disponibile nel processo di rafforzamento della governance.
Mureen Kline
troppo difficile il tema
RispondiEliminaTroppo difficile rispetto a che cosa?
RispondiEliminaAlle donne o alla crisi?
Alla reattività o alla pro-attività?
Alla politica del Comune o a quello della Provincia?