"INSIEME PER REALIZZARE UNA GRANDE STORIA"

Siamo NATI NELLA CONDIVISIONE e saremo in grado di realizzarla solo quando capiremo che... "Ogni potere è debole, a meno che non sia unito" Jean de La Fontaine

notaresco nel cuore del... web!

"Crescere significa superare quello che siete oggi" (Swami Prajinanapada)

lunedì 17 maggio 2010

La vanità, vizio leggero solo se sta fuori dal potere (Francesco Alberoni)

Imelda Marcos aveva 2.000 paia di scarpe e molte centinaia di vestiti. E non le bastava essere presente nelle innumerevoli occasioni ufficiali, cantava, voleva essere apprezzata, ammirata per il suo canto. Come lo chiamiamo, questo difetto, vanità? Alla voce vanità il dizionario Lombardi dice: «Fatuo compiacimento di sé e delle proprie capacità e doti, reali e presunte, accompagnato da ambizione, da smodato desiderio di suscitare plauso e ammirazione». L'aggettivo «fatuo» indica un giudizio di inconsistenza, di superficialità, di cosa sciocca.

Ma come distinguere la vanità dall'autocompiacimento giustificato? Nel film Amadeus di Forman, Mozart è assolutamente sicuro del proprio genio e quando qualcuno lo elogia è felice, compiaciuto. Per i musicisti della corte di Vienna però il giovane Mozart valeva poco e quindi lo giudicavano un vanitoso. Solo Salieri capiva il valore della sua musica e per questo—sempre nel film ovviamente— ne era invidioso.

L'invidioso si confronta con qualcuno che considera superiore. Si identifica con lui, lo prende a modello, vuol superarlo, pensa di riuscirci e fallisce. Sconfitto sta male e vorrebbe che l'altro sbagliasse, non succede e si rode il fegato. Allora cerca di svalutarlo per sradicarselo dalla mente come modello. Ma soprattutto cerca di convincere gli altri che non vale, lo denigra, lo ostacola, cerca di distruggerlo. Però mentre lo fa, oscuramente sente di ingannare se stesso. Il vanitoso invece riesce benissimo a ingannare se stesso. Non ha senso critico, si convince di essere superiore, si compiace del suo valore, lo ostenta, gongola. Gli altri vedono i suoi limiti ma, poiché a differenza dell'invidioso, non sparla, non denigra, non lo giudicano pericoloso e dicono che è un «vanitoso».

Confrontata con l'invidia che è cattiva, la vanità appare un vizio leggero, che fa sorridere. Ma solo se non si sposa con il potere! Perché allora diventa volontà di imporre la propria superiorità su tutti. Lenin, Stalin, Hitler, Mussolini, Fidel Castro, Mao Tze Dong, Khomeini hanno sterminato i rivali e fatto collocare i loro ritratti dovunque, anche nelle case private in modo che tutti ricordassero ogni istante chi era il padrone. Napoleone agiva in modo più sottile. Mentre i suoi generali caracollavano impennacchiati con uniformi rutilanti e spade dall’impugnatura d'oro, lui si presentava nel suo disadorno pastrano di caporale e il cappello con una semplice N.

Francesco Alberoni
(fonte: Corriere della Sera del 17 maggio 2010)

Alberoni homepage

1 commento:

  1. ma perchè leggi solo lo stesso giornale ? Per invitare a riflettere dovresti leggere anche gli aLTRI.Nicola

    RispondiElimina

Utili blog PER CONTINUARE LA LETTURA

"From the pain come the dream - From the dream come the vision - From the vision come the people - From the people come the power - From this power come the change" Peter Gabriel - Fourteen Black Paintings


"I grandi spiriti hanno sempre trovato la violenta opposizione dei mediocri, i quali non sanno capire l'uomo che non accetta i pregiudizi ereditati, ma con onestà e coraggio usa la propria intelligenza" Albert Einstein. (riguardo le accuse a Bertrand Russell; citato in Piergiorgio Odifreddi, Il matematico impenitente, 2008)

Per creare insieme la nostra Notaresco

Scrivi a NNC e lascia un tuo commento, idea, suggerimento, riflessione, critica, ecc...
nonecu@gmail.com

I LOVE NOTARESCO

un cuore che batte di passione...

un cuore che batte di passione...
Per chi ha Notaresco nel cuore!

NNC

NNC

NNC