Luigi Ponziani racconta i campi di concentramento di Notaresco e provincia

L'Eccellenza!
Se ricerchiamo in ogni angolo di territorio (web compreso) l'Eccellenza e l'Innovazione continua, non potevamo non passare per Teramo e fermarci a fare una piacevolissima chiacchierata con un uomo di assoluto valore: una persona eccellente.
Si nota, nel Direttore della Biblioteca Melchiorre Delfico di Teramo - Dr. Luigi Ponziani, la passione e la capacitá di trasmettere quella passione di cui vive, di trascendere e vedere oltre gli schemi consueti e retorici a cui siamo abituati, per sostenere la propria veritá con fatti reali e concreti di cui racconta.

Un uomo intelligente, disponibile, umile, con tanta voglia di mettersi in gioco e con tanta voglia ancora di imparare, che ci ha accolto come vecchi amici e ci ha messo da subito a nostro agio, raccontandoci delle tante difficoltá in cui versa la Biblioteca (ce ne parlerá in una futura video-intervista).

Le domande di oggi, a cui il Dr. Ponziani ha risposto, riguardano una parte di storia recente che nessuno puó dimenticare; ci parla degli INTERNATI d'Abruzzo e della provincia di Teramo:
- CHI ERANO GLI INTERNATI?
- CHE SIGNIFICATO HA PARLARE DEGLI INTERNATI, OGGI?
- QUALE LEZIONE POSSIAMO IMPARARE PER IL FUTURO?

Godiamoci le risposte nella video-intervista


NOTARESCO - Questo campo di concentramento «fu uno dei primi campi, della provincia di Teramo, ad essere allestito e a ricevere i primi internati. Era composto da due edifici: il fabbricato di proprietà dei Marchesi De Vincenzi - Mazzarosa in via Borgo n. 14, con 90 posti e la casa di Eligio Liberi (eredi Caruso), in via Giardino n. 14, con 41 posti.» (LEGGI TUTTO)
(Via Giardino, oggi via Romualdi, é l'abitazione di Dino Di Martino e Lucio Lisciani)

Grazie di cuore!
Luca