L’Europa è stata mossa dalle ideologie: speranze di un rinnovamento radicale in cui gli uomini diventeranno tutti fratelli. Un sogno iniziato col cristianesimo, risorto con gli illuministi, rinnovato dal marxismo. I comunisti erano convinti di aver dato inizio al processo che avrebbe liberato l’uomo da ogni bisogno e da ogni avidità. Oggi questa fede fanatica è scomparsa, ma purtroppo è scomparsa anche la speranza in un miglioramento sociale e spirituale. Del comunismo talvolta resta solo una organizzazione di mutuo soccorso economico. Nel mondo cattolico alcuni hanno perso la strada e l’anima, mentre la moralità laica sembra addirittura scomparsa.
Cosa succede quando scompare qualsiasi sogno di perfezione personale e sociale? Quando l’essere umano non sente l’aspirazione a superare il suo egoismo, a migliorare moralmente, a creare una comunità in cui vengono premiati il merito e la virtù? Persi gli ideali, a cosa si rivolge la spinta umana che tende verso l’alto? Solo al potere e al denaro. Il potere diventa un fine in sé. Chi non si eleva verso il bene si eleva nella piramide di chi comanda. In qualsiasi campo, nella politica, nella finanza, nella magistratura, nell’università, nella televisione. Allora non importa più quello che fai e come lo fai, perché pensi che con il potere e il denaro potrai corrompere le anime. Tutti i mezzi diventano leciti per scalare l’unico cielo che è rimasto: accordi trasversali, ricatti, società segrete, licenze pubbliche, tangenti internazionali. La grande chiassosa battaglia della politica italiana nasconde gente che accumula enormi poteri ed enormi ricchezze.
Francesco Alberoni
(dal Corriere della Sera del 26 ottobre 2009)
www.alberoni.it
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